Exxonknew


Gli scienziati che lavoravano per la compagnia petrolifera Exxon avevano previsto — già a partire dagli anni 70 — i rischi legati all’uso di combustibili fossili. E questo fatto è noto già da tempo. Quello che non si sapeva, almeno fino ad oggi, era il grado di accuratezza di queste previsioni.
Un recente studio1 ha stimato che le proiezioni a lungo termine di Exxon relative agli andamenti atmosferici di temperatura e concentrazione di anidride carbonica sono consistenti con quelli previsti dai modelli indipendenti — accademici e governativi — usati tra il 1977 ed il 2003. Ciò rappresenta una evidente contraddizione con la narrativa condotta dalla compagnia negli ultimi decenni, volta a sminuire il ruolo umano e l’impatto dei combustibili fossili nei cambiamenti climatici.
Tra le previsioni, rivelatesi poi corrette, ci sono anche: il rifiuto della vecchia ipotesi dell’arrivo di una imminente era glaciale — a favore di una super-glaciale2 — indotta dagli effetti dell’anidride carbonica in atmosfera; il periodo — anno 2000 ± 5 — in cui il riscaldamento globale indotto dall’uomo sarebbe stato rilevabile per la prima volta; la concentrazione minima di anidride carbonica in atmosfera che avrebbe portato ad un riscaldamento pericoloso.
Che conseguenze avranno queste novità sulla politica attuale di Exxon? Immagino nessuna, al più l’unico disturbo sarà quello di rilasciare qualche dichiarazione in cui le analisi dei suoi scienziati verranno descritte come un mero esercizio accademico o qualcosa del genere…
- G. Supran and S. Rahmstorf and N. Oreskes (2023). Assessing ExxonMobil’s global warming projections. Science, 10.1126/science.abk0063(https://www.science.org/doi/abs/10.1126/science.abk0063 )^
- Il termine super-glaciale viene usato per descrivere dei periodi di tempo del passato che sembrano essere stati carattterizzati da condizioni estremamente calde^