Per quanto in molti ritengano che le conferenze scientifiche siano un modo particolarmente noioso di trascorrere il proprio tempo, se gli argomenti sono di un certo interesse e/o gli oratori delle persone brillanti ci si può in realtà divertire anche prima della fine dei lavori (che in genere è il momento in cui iniziano le attività che stanno davvero a cuore ai partecipanti più viveur, e per le quali i congressi sono solo un pretesto: turismo in belle città o località esotiche, sport, esplorazioni enogastronomiche, studi antropologici sulle popolazioni indigene).

Un esempio, probabilmente il più estremo di sempre, è quello accaduto durante una conferenza della Urodynamics Society a Las Vegas nel 1983, durante la quale il professore britannico G.S. Brindley presentò i risultati dei suoi studi pioneristici sull’autoiniezione di papaverina per indurre un’erezione del pene. La presentazione1 si tenne in un piccolo auditorium davanti ad un numero abbastanza limitato di partecipanti, la maggior parte dei quali in compagnia dei propri partner in vista della cena di gala che si sarebbe tenuta subito dopo.

Abbigliato con una inconsueta tuta sportiva blu, il Professor Brindle cominciò ad esporre dal palco le sue ricerche relative all’effetto di alcuni agenti vasodilatatori sull’erezione. Per escludere l’ipotesi che l’effetto lievitante fosse dovuto ad una stimolazione di tipo erotico e non all’effetto dei farmaci, il Professore aveva deciso di effettuare un test in una situazione decisamente poco “stimolante” dal punto di vista sessuale. Rivelò agli astanti come questa fase dello studio sarebbe stata condotta in loro presenza, grazie alla papaverina che si era iniettato poco prima nella sua stanza d’albergo ed ai morbidi pantaloni della tuta sportiva che avrebbero consentito di poter “esibire” chiaramente i risultati. Ritenendo però che l’indumento non consentisse di “apprezzare” al meglio le proprie “argomentazioni”, il professore decise quindi di mostrarle esplicitamente abbassandosi pantaloni e shorts. Dopo qualche istante di pausa, davanti al pubblico ormai in apnea, annunciò infine che avrebbe permesso ad una parte del pubblico di testare e confermare il grado di turgore. Bastarono pochi passi dondolanti a pantaloni abbassati per causare il panico tra le signore delle prime file, che si narra si misero ad urlare talmente forte da costringere Brindley a rivestirsi in fretta ed a terminare nella mestizia il suo ormai memorabile discorso.

Dubito che qualcuno riuscirà ad alzare l’asticella oltre il limite segnato da Brindley nella gara per la presentazione più incredibile, soprattutto perchè tenuta in una circostanza ufficiale e basata su dati reali che in seguito vennero pubblicati.

Di certo ce ne sono altre, ma un paio abbastanza “creative” sono la famosa chicken chicken chicken e quella immaginaria di questo episodio di The Big Bang Theory).


  1. Klotz L (2005). How (not) to communicate new scientific information: a memoir of the famous Brindley lecture. BJU international, 96 (7), 956-7 PMID: 16225508^